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giovedì 11 febbraio 2016

Anonymous Italia - Il ritorno



Il lungo periodo di "sbandamento", dovuto agli arresti di Aken e Otherwise, gli Anon caduti sotto i colpi del CNAIPIC nel Maggio 2015, sembra giunto al termine. Anonymous Italia si è ricomposta.

Dopo l'infelice #OpParis, infelice soprattutto per il falso allarme da parte di X, presunto Anonymous che gestiva autonomamente l'account dell'operazione e dal quale, a scoppio ritardato, la legione Anonymous Italia si è dissociata, non ha certo contribuito a rafforzare la credibilità degli Anon. Tutt'altro.
All'improvviso si percepisce aria di cambiamento, la sensazione che qualcosa o forse qualcuno, abbia posto un freno ad una situazione difficile e ridato energia, come ai vecchi tempi.

Anonymous Italia non ha dimenticato il duro colpo infertogli con la fine dell'anonimato dei suoi più conosciuti Anon e passa al contrattacco. #OpRevenge.

Durante questo periodo non sono mancati DDoS e rivendicazioni, come l'attacco al sito del #FamilyDay, ma ora, con #OpUnMask, la stessa adottata dalle forze dell'ordine per l'operazione che ha smascherato Aken e Otherwise lo scorso anno, tutto assume un significato diverso, colmo del dolore e della rabbia, ma anche della paura, che ha accompagnato il mondo Anon in questo periodo buio.

Nel lungo post pubblicato oggi, i sentimenti che sprigionano sono palpabili, forti, senza pietà e senza paura. Anonymous non ha dimenticato nemmeno quello che i governi e intelligence stanno cercando di fare in nome della sicurezza, toglierci la libertà con tutti i mezzi possibili, spiandoci in modo indiscriminato vendendoci al miglior offerente e senza disdegnare accordi "commerciali" con società di spionaggio senza scrupoli come Hacking Team.

In poche parole, il post di Anonymous Italia racchiude tutta l'antica essenza che li contraddistingue e che sembrava persa, quasi avessero ritrovato la strada maestra.
Senza dimenticare il Lulz, anche questo è un segno di "riconoscimento" imprescindibile.

Cercate di non deludere perchè anche io sono senza pietà. ;)

venerdì 1 gennaio 2016

#opParis e lo sventato attacco in Italia



Tutto è iniziato il 25 Dicembre, l'account Twitter di @opParisOfficial ha pubblicato un tweet che annunciava lo sventato attacco ai danni dell'Italia. Lo stesso tweet è stato in seguito rimosso per poi ricomparire il 28 Dicembre. Anonymous dà la sua spiegazione nel comunicato a fondo pagina.




Lo scompiglio è stato immediato e la dichiarazione è stata subito riportata dal Daily Mail, nonchè seguito a ruota da tutti i giornali e televisioni, i quali hanno riportato la "notizia" senza avere alcuna prova della veridicità e attendibilità di una simile dichiarazione, in quanto Anonymous avrebbe spiegato il tutto tramite un video ad "operazione" conclusa.

Naturalmente non è mancato lo scetticismo sui Social, per non dire il trollaggio piuttosto pesante nei confronti dell'account ufficiale di #OpParis, soprattutto da parte di presunti Anon Italiani e di altri Anon internazionali "certificati" che non hanno creduto nemmeno per un istante all'avvenuto salvataggio in extremis di un attacco jihadista nel nostro paese, account che in seguito sono stati bloccati dallo stesso @opParisOfficial. Ad onor del vero, in nome dei principali cardini che contraddistinguono gli Anon, AnonOpsSE ed altri non hanno aderito nè ad #opISIS nè ad #opParis, oltre al fatto che ritengono sia controproducente ai fini del monitoraggio e indagini dell'intelligence.


 Man mano che si spargeva la notizia, alcune testate giornalistiche hanno contattato X, il nickname dell'unico Anon italiano che ha condotto tutta la vicenda, il quale in chat con il Corriere.it, ha parlato di una intercettazione/soffiata avuta da un personaggio francese che avrebbe avvertito di una conversazione fra presunti uomini dell'Isis in procinto di compiere un attentato in una città italiana e che i dettagli sarebbero stati resi noti a pericolo scampato.

Più di una persona, nel frattempo, si è chiesta come fosse possibile impedire un attacco omicida tramite la rete, senza che le forze di Polizia sapessero nulla e senza alcun allarme ufficiale, in sostanza, data la gravità della notizia senza riscontri, non tutti hanno dato credito ad Anonymous nelle vesti di un account pressochè nuovo, tanto da indurre @opParisOfficial (X) a dichiarare sia ai giornali che tramite Twitter, di non essere a caccia di notorietà, bensì di avere come unico scopo la cancellazione virtuale dell'Isis (cosa che impegna altri gruppi come CtrlSec, GhostSec e GhostSecurityGroup) e la salvaguardia delle vite umane.


Beh, fino a questo punto, secondo me, ci sono stati alcuni errori di "comunicazione", in considerazione che una notizia-bomba come questa avrebbe avuto bisogno di riscontri e dettagli nell'immediato e non a distanza di giorni, ammesso che tali dettagli siano veritieri, cosa che allo stato attuale non risulta da parte degli investigatori.
Anonymous, oltre ad essere un'idea è una legione ma io in questo frangente non ho visto nessuna legione, ho visto un solo "protagonista" che oltretutto ha preso il posto di Otherwise, (?) l'amato Anon di Anonymous Italia, arrestato mesi fa, che ha lasciato un vuoto incolmabile. Mi posso sbagliare e tutto sommato lo spero, ma lui avrebbe gestito la faccenda in modo diverso, non solo nello specifico ma a partire dalle risposte alle richieste di spiegazioni/critiche, al blocco di account Anon (e non mi riferisco ad Anonymous Sardegna). Insomma, Anonymous ha bisogno del supporto della gente, senza la quale non è nessuno, ha bisogno di essere credibile e affidabile, sempre, soprattutto ha bisogno di unità, cosa che al momento latita spaventosamente. Colpa della stessa non-configurazione.

Comunque, aldilà di considerazioni personali e opinabili, il video e comunicato promessi, alla fine sono arrivati nella giornata di ieri, con tanto di stoccata finale alla Polizia. Molti ringraziano per lo scampato pericolo, altri vedono solo una storia campata in aria. Ognuno si faccia la propria opinione. In ogni caso a Firenze, luogo del presunto attacco in corso d'opera, non è successo nulla e questo è già qualcosa. Sarebbe confortante apprendere che gli organi preposti convalidassero le informazioni di Anonymous e magari, se accertate in un prossimo futuro, individuassero fisicamente i presunti attentatori in carriera.

Il comunicato è solo in italiano, essendo una #op internazionale non mi spiego come mai, al momento, non sia stato pubblicato anche in inglese, in modo che tutti possano capirlo senza errori di traduzione.






    #OPPARIS | COMUNICATO: ATTENTATO SVENTATO


== Comunicato ==

All’indomani del 25 dicembre, durante la permanenza nel canale IRC #OpParis, il founder italiano del canale stesso che si batte insieme a centinaia di Anonymous provenienti da tutto il mondo uniti contro l’ISIS, in particolare come comunemente accade ogni giorno essendo visto come il primo utente nella lista dei nick connessi a causa della struttura schematica della chat, riceve un PM (private message) da un utente anonimo che chiede di mostrare un account pro ISIS pubblicando immediatamente il link relativo al profilo Twitter in questione e accessibile all’indirizzo https://twitter.com/SGheman (ad oggi sospeso ma riaperto con @Gheman11S), in seguito, accedendo al link mediante TOR si inizia a verificare la sua vicinanza o appartenenza allo stato islamico in questione.

Tra una parola e un’altra, l’anon collaboratore è risultato appartenente ad un gruppo di hacktivisti che seguono i medesimi ideali di Anonymous e originario della Francia, sostenendo di seguire assiduamente i canali #OpParis.FR e #OpParis. Senza dichiarare di far parte direttamente del relativo gruppo Anonymous Francia che ha fondato il canale #OpParis.FR, confida di aver impiegato il suo tempo in seguito all’attentato di Parigi avvenuto lo scorso novembre 2015 e che lo ha colpito emotivamente da vicino.

Dopo aver verificato un primo aspetto dell’account come le relative immagini, prime traduzioni dei tweets, date e fuso orario dell’account per intuirne l’eventuale posizione geografica risultato non in Italia, si è tornati a parlare con l’utente in questione confidandogli che aveva fatto centro durante la sua ricerca. Sembrava effettivamente essere un account appartenente ad un combattente dell’ISIS.

Susseguiti alcuni scambi di parole ci viene chiesto se volessimo accedere all’account in questione essendo stato bucato presumibilmente con brute-force e per il quale poco dopo, in conferma, ci consegnava la password “allahakbar123”. Utilizzando l’username del profilo e la password in questione abbiamo iniziato una operazione di scandaglio sbirciando le comunicazioni private, abbiamo impostato la lingua italiana per l’interfaccia di Twitter e poco dopo alcuni minuti si procedeva ad una traduzione massiccia del contenuto. Ci siamo imbattuti in una conversazione privata senza apparente risposta avvenuta con un altro esponente ISIS, “colpiremo Firenze entro capodanno”. Ipotizzando dunque che fosse un messaggio confidato in attesa di risposta e un attacco organizzato data la natura dell’account ed i soggetti in intestazione, ciò ha fatto pensare ad un nostro intervento con un nuovo messaggio qualche ora dopo, annunciando che qualche fratello ha perso la fede in Allah confidando agli italiani infedeli il giorno del giudizio di Dio, provocando loro dubbi sulla riuscita dell’attentato e bloccando l’ipotetica azione di attacco verso l’Italia. Da qui si è provveduti a impedire l’accesso al proprietario dell’account modificandone i dati di accesso per permetterci di far trapelare la falsa notizia della talpa nell’ISIS. Ad oggi l’account risulta improvvisamente sospeso presumibilmente per via delle segnalazioni costanti degli utenti.
La situazione è stata improvvisa con intervento rapido e senza mezzi termini.

Le forze dell’ordine non sono state allertate immediatamente, avrebbero ricevuto un comunicato pari al presente con tutti i relativi dettagli. Si sospettava che gli stessi potessero farsi prendere dal panico coprendo una zona maggiore, come il target in questione, rispetto che ad un'altra essendo tutt’ora in attesa di una conferma che l’obbiettivo fosse stato annullato, poiché si temeva un rinvio a data da destinarsi. Gli jihadisti organizzano i loro attacchi giusto poche settimane prima.

È nostra idea che le forze dell’ordine non debbano giocare con le vite delle persone permettendo l’accesso sul suolo italiano ai suddetti terroristi con la scusante dell’arresto preventivo perché morto un esponente dell’ISIS se ne presenta subito un altro, proprio come accade per gli accounts social sospesi e poi ricreati a decine ovunque. Tali animali vanno fermati sul nascere tagliando direttamente loro le gambe fin dalle prime comunicazioni costringendoli piuttosto a riunirsi nel loro paese anziché permettere loro di permanere negli Stati del mondo con il rischio di esplodere in qualsiasi momento. Abbiamo già visto cosa accade permettendo alle Intelligence di “proteggerci”, come ad esempio a Parigi dove nessuno si era accorto che alcuni terroristi potrebbero essere passati attraversando il suolo italiano per raggiungere la nota capitale francese e grazie alla fiducia posta nei sistemi di sicurezza abbiamo capito tutti che tali servizi a tutela della nazione non sono all’altezza della drammatica situazione.

La nostra campagna contro l’ISIS la portiamo avanti da soli, la popolazione non ha fiducia nelle istituzioni proprio per le scarse capacità tecniche e militari dimostrate in questi anni.

#OpParis è una op creata da tutti gli Anonymous del mondo, non da un singolo individuo.

In conclusione,

il tweet pubblicato il 25 dicembre 2015 era stato rimosso in conseguenza dello scarso spazio offerto da Twitter per la pubblicazione di un comunicato più corposo in quanto subito dopo si voleva aggiungere la nota inerente l’imminente pubblicazione di un video relativo l’attentato sventato, dunque, durante l’organizzazione delle informazioni che in seguito sarebbero state pubblicate in tale video, il post viene reinserito il giorno 28 dicembre 2015 in concomitanza della trapelata notizia relativa la sua preparazione. Twitter non offre lo strumento “modifica post” per aggiungere eventuali ulteriori messaggi e dettagli, altresì meno visibili se pubblicate nelle sole repliche ai singoli tweets e specie in presenza di risposte numerose in conseguenza di accounts maggiormente seguiti dove diventa più difficile congiungerli se pubblicati a distanza di tempo.

Noi siamo Anonymous.
Noi siamo legione.
Non perdoniamo.
Non dimentichiamo.
Aspettateci.




#FreeOtherwise #FreeAken

Aggiornamento del 3 Gennaio

Colpo di scena, poco fa @OperationItaly e #opParis hanno divorziato. Lo comunica il portavoce italiano di @OpParisOfficial, tramite un tweet fissato sul profilo.
Morale: lo "sventato attacco" ha diviso gli Anon della stessa legione. Credo che fosse prevedibile, anche senza il senno di poi, ma non credo per paura dei governi.


Infatti le motivazioni sembrano diverse.


L'ordine è ristabilito. ;) Forse. Non resta che seguire l'account di @OpParisOfficial e vedere gli sviluppi, ora che l'acqua è traboccata dal vaso, anche perchè sarebbe utile
capire come e con chi proseguirà #opParis. Anonymous Italia si è dissociata solo da X, il quale oggi ribadisce la veridicità della notizia. Purtroppo è tardi. Il mondo Anonymous è complicato e variegato, cari Media incompetenti.

Per finire in bellezza in data 8 Gennaio l'epilogo della saga. Sembra che l'idillio fra Mister X di #opParis e Anonymous Italia, (@OperationItaly) ammesso che esista ancora, sia giunto alla sua naturale conclusione. Fine.




domenica 15 novembre 2015

#Anonymous lancia #OpParis


Anonymous Italia si unisce agli Anon internazionali nell'operazione #OpParis, più determinati che mai a stanare le cellule jihadiste, i terroristi islamici che nella notte del 13 Novembre hanno sconvolto Parigi e tutto il mondo civile causando la morte di 128 persone e molti feriti.

domenica 24 maggio 2015

To Otherwise & Aken

Nessuna storia, nessun resoconto, solo due nomi, Otherwise e Aken, gli Anon arrestati in questi giorni, gli Anon italiani che hanno lasciano un vuoto profondo nel mondo degli hacktivisti digitali, ma anche nelle tante persone che condividono i loro ideali, la loro generosità, il loro coraggio. Ne hanno scritto tutti i giornali e blog, quindi non farò la ripetizione di tutta la storia. Scelgo di condividere quello che sento, soprattutto perchè non ho letto nulla che mi abbia dato la sensazione di "solidarietà" che mi aspettavo da alcuni articoli. Ma i giornalisti, si sa, hanno il dovere del distacco. 

Dall'altra parte si contrappone l'immediata solidarietà, supporto e calore umano degli Anonymous, italiani e internazionali, più uniti che mai e stretti attorno ai due ragazzi caduti nella trappola di un sistema che ha giocato sporco, tronfio del risultato che crede di aver ottenuto.

E' un momento difficile, sono giorni di dolore, di rabbia, di disperazione, come avviene sempre quando uno di loro cade sotto i colpi dei "difensori" delle istituzioni, le stesse più volte colpite e ridicolizzate negli anni dagli stessi Anon. Loro lo sanno, l'hanno sempre tenuto in conto e continuano a farlo. Non c'è arresto che tenga, You can't arrest an idea, non è una frase fatta, l'"idea" è radicata nei loro cuori e viene prima di tutto, prima della paura, prima del rischio. Anonymous non morirà mai ed è questa la condanna e frustrazione di chi obbedisce alle regole senza porsi alcuna domanda.

E' una guerra impari, ma da una parte c'è qualcosa che nessuna istituzione potrà mai avere e che non potrà mai distruggere, l'unione e l'affetto forte e imprescindibile, il cuore, la passione, il senso di giustizia sociale. E' questa la loro forza.

Otherwise e Aken non sono soli. ♥

Non c'è nulla come la musica per dare corpo alle sensazioni e stati d'animo. Ora è questa e credo non ci sia bisogno d'altro, solo un forte abbraccio e una speranza.




venerdì 1 maggio 2015

#Anonymous Italia attacca e affonda il sito di Expo



Oggi ha aperto al pubblico il controverso Expo a Milano e la protesta cybernetica di Anonymous Italia (@operationItaly) non si è fatta attendere, puntuale come un'orologio.

sabato 4 aprile 2015

#OpIsrael 2015 AnonGhost


Mancano pochi giorni al 7 Aprile, data stabilita e annunciata da AnonGhost ed altri team Arabi per l'ormai annuale guerra informatica ad Israele. Questa volta è Olocausto Elettronico, come è stato definito dagli stessi hackers, metafora tanto chiara quanto infelice.

martedì 17 febbraio 2015

#OpIceIsis: Anonymous a tutela del Web



Continua la campagna di Anonymous contro Isis, riuniti sotto gli hashtag delle operazioni #OpIceIsis, #OpIsis, l'evoluzione dei precedenti #OpCharlieHebdo #No2Is ecc., più o meno confluite sotto unica bandiera che ha l'obiettivo di spazzare via dal web account e siti jihadisti. Le operazioni contro Isis si protraggono fin dal Giugno dello scorso anno, inasprite a seguito dei numerosi omicidi perpetrati dai fondamentalisti.